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  • Immagine del redattore: Emilio Mordini
    Emilio Mordini
  • 28 mar
  • Tempo di lettura: 4 min

๐—•๐—ฟ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฒ ๐—–๐—ผ๐—ฟ๐˜€๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—œ๐—ด๐—ถ๐—ฒ๐—ป๐—ฒ ๐— ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฎ๐—น๐—ฒ โ€“ ๐—Ÿ๐—ฒ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐—ป. ๐Ÿด

๐—ค๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ฎ ๐—ผ๐˜๐˜๐—ฎ๐˜ƒ๐—ฎ ๐—น๐—ฒ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐—ฐ๐—ผ๐—ฟ๐˜€๐—ผ ๐—ฒฬ€ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฑ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ๐˜๐—ฎ ๐—ฎ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—บ๐—ฎ๐—น๐—ฎ๐˜๐˜๐—ถ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฒ๐˜€๐—ถ๐˜€๐˜๐—ฒ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ€ ๐—ผ, ๐—บ๐—ฒ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐˜๐—ฟ๐—ผ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ๐˜๐—ฒ ๐—ฝ๐—ถ๐˜‚ฬ€ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ผ ๐—ป๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜€๐˜‚๐—ถ ๐—บ๐—ฎ๐—ป๐˜‚๐—ฎ๐—น๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐˜€๐—ถ๐—ฐ๐—ต๐—ถ๐—ฎ๐˜๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฒ ๐—ฝ๐˜€๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—ฝ๐—ฎ๐˜๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ถ๐—ฎ: ๐—นโ€™๐—ถ๐˜€๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฎ. Innanzitutto, รจ un disturbo mentale che, nelle sue forme piรน clamorose, รจ diventato meno frequente; in secondo luogo, il termine โ€œisteriaโ€ รจ oggi considerato poco corretto politicamente. Isteria, derivata dal greco ๐˜ฉ๐˜บ๐˜ด๐˜ต๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข, utero, era parola che si usava perchรฉ si pensava indicasse una malattia della sfera sessuale femminile. Invece, mentre il legame dellโ€™isteria con la sessualitร  รจ indubbio, non รจ assolutamente vero che sia una malattia femminile.

๐—Ÿ๐—ฎ ๐—ฝ๐—ฎ๐—ฟ๐˜๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐˜๐—ฎฬ€ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ถ ๐˜€๐—ถ๐—ป๐˜๐—ผ๐—บ๐—ถ ๐—ถ๐˜€๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ถ ๐—ฒฬ€ ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ ๐—น๐—ฎ โ€œ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฐ๐—ถ๐˜๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜‚๐—ป ๐˜€๐—ถ๐—ป๐˜๐—ผ๐—บ๐—ผโ€. Per spiegare cosa intendo, conviene rifarsi alla classificazione moderna che, dal 1980, suddivide lโ€™isteria in tre gruppi di disturbi: 1) somatoformi; 2) dissociativi; 3) istrionici. Questi tre gruppi hanno in comune il fatto che in tutti il malato โ€œrecitaโ€ la propria malattia, cioรจ โ€“ attraverso forme di autosuggestione o vera autoipnosi โ€“ imita sintomi o condizioni che non gli sono propri. Alcuni esempi chiariranno meglio.


๐—œ ๐——๐—œ๐—ฆ๐—ง๐—จ๐—ฅ๐—•๐—œ ๐—ฆ๐—ข๐— ๐—”๐—ง๐—ข๐—™๐—ข๐—ฅ๐— ๐—œ (๐—ผ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ) ๐—ถ๐—ป๐—ฐ๐—น๐˜‚๐—ฑ๐—ผ๐—ป๐—ผ, ๐—ฎ๐—ฑ ๐—ฒ๐˜€๐—ฒ๐—บ๐—ฝ๐—ถ๐—ผ, ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—ด๐—ฟ๐—ฎ๐—ป ๐˜ƒ๐—ฎ๐—ฟ๐—ถ๐—ฒ๐˜๐—ฎฬ€ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜€๐—ถ๐—ป๐˜๐—ผ๐—บ๐—ถ ๐—ฝ๐˜€๐—ฒ๐˜‚๐—ฑ๐—ผ ๐—ป๐—ฒ๐˜‚๐—ฟ๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ถ๐—ฐ๐—ถ, imitati cosรฌ bene da ingannare, a volte, persino i neurologi: epilessia, svenimenti, cecitร , sorditร , mutismo, paralisi agli arti, anestesie (che giungono sino al punto di permettere al malato di trapassarsi la pelle con spilloni acuminati o di camminare su tizzoni ardenti). Questi pazienti non fingono, anche se non sono affatto epilettici o cechi o muti o paralizzati o anestetizzati. Tutte queste condizioni sono ottenibili tramite ipnosi o autoipnosi ed รจ proprio ciรฒ che, inconsapevolmente, fanno questi malati. Senza accorgersene, si auto ipnotizzano per riprodurre un determinato sintomo o persino condizioni come la gravidanza (รจ abbastanza noto il fenomeno delle โ€œgravidanze istericheโ€, che possono manifestarsi, cosa meno risaputa, anche nei maschi).


๐—œ ๐——๐—œ๐—ฆ๐—ง๐—จ๐—ฅ๐—•๐—œ ๐——๐—œ๐—ฆ๐—ฆ๐—ข๐—–๐—œ๐—”๐—ง๐—œ๐—ฉ๐—œ ๐—ถ๐—ป๐—ฐ๐—น๐˜‚๐—ฑ๐—ผ๐—ป๐—ผ ๐˜‚๐—ป ๐—ถ๐—ป๐˜€๐—ถ๐—ฒ๐—บ๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜€๐—ถ๐—ป๐˜๐—ผ๐—บ๐—ถ ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ต๐—ฎ๐—ป๐—ป๐—ผ ๐—ถ๐—ป ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐˜‚๐—ป๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜€๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ-๐—ฟ๐—ฒ๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ, ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฑ๐—ฒ๐—ฝ๐—ฒ๐—ฟ๐˜€๐—ผ๐—ป๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜‡๐˜‡๐—ฎ๐˜‡๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ, ๐—ฑ๐—ถ ๐—ถ๐—ฟ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฎ๐—น๐˜๐—ฎฬ€, amnesie improvvise e, addirittura, la comparsa di personalitร  multiple, come se il malato, del tutto fuori dal suo controllo cosciente e senza alcuna consapevolezza di finzione, si calasse automaticamente in diversi personaggi, uno indipendente dallโ€™altro. In effetti, i disturbi dissociativi ricordano alcune possibili esperienze di un attore sul palcoscenico: da quella di dover passare da una parte allโ€™altra senza avere il controllo di nessuna, a quella di non sentirsi a proprio agio in un personaggio, di non riuscire a entrare nella parte, di scordare le proprie battute, di avvertire con disagio la presenza del pubblico.

๐—œ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ฏ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐˜€๐—ผ๐—ฐ๐—ถ๐—ฎ๐˜๐—ถ๐˜ƒ๐—ถ, ๐—ถ๐—ป๐˜€๐—ถ๐—ฒ๐—บ๐—ฒ ๐—ฎ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ฏ๐—ถ ๐˜€๐—ผ๐—บ๐—ฎ๐˜๐—ผ๐—ณ๐—ผ๐—ฟ๐—บ๐—ถ, sono stati spesso invocati per spiegare forme di presunta possessione demoniaca, invasamenti rituali, estasi, viaggi sciamanici, tarantolismo.


๐—”๐—ป๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ป๐—ฒ๐—ถ ๐——๐—œ๐—ฆ๐—ง๐—จ๐—ฅ๐—•๐—œ ๐—œ๐—ฆ๐—ง๐—ฅ๐—œ๐—ข๐—ก๐—œ๐—–๐—œ, ๐—ถ๐—น ๐—บ๐—ฎ๐—น๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐˜€๐—ฒ๐—บ๐—ฏ๐—ฟ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฝ๐—ผ๐—ฟ๐˜๐—ฎ๐—ฟ๐˜€๐—ถ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜€๐˜‚ ๐˜‚๐—ป ๐—ฝ๐—ฎ๐—น๐—ฐ๐—ผ๐˜€๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ถ๐—ฐ๐—ผ ๐—บ๐—ฎ ๐—ถ๐—ป ๐˜‚๐—ป ๐—บ๐—ผ๐—ฑ๐—ผ ๐—ฒ๐—ฐ๐—ฐ๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ถ๐˜ƒ๐—ผ, ๐˜€๐—ผ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฎ ๐—น๐—ฒ ๐—ฟ๐—ถ๐—ด๐—ต๐—ฒ, ๐˜ฐ๐˜ท๐˜ฆ๐˜ณ๐˜ข๐˜ค๐˜ต๐˜ช๐˜ฏ๐˜จ, si direbbe in inglese. Queste persone tendono a enfatizzare le manifestazioni dei propri sentimenti, a volte in forme addirittura grottesche: ad esempio, piangono o ridono in modo eccessivo o fuori luogo. Nel far questo, proiettano fuori da sรฉ lโ€™impressione di stare recitando una parte. Loro stessi, spesso, sono afflitti dalla sensazione sgradevole di non essere sinceri, di stare fingendo. Altre volte, invece, si sentono incapaci di esprimere ogni sentimento e rimangono indifferenti dinanzi ad avvenimenti che dovrebbero colpirle e destare intense reazioni emotive. In questi casi, non รจ raro che, interrogati dal medico, i pazienti si esprimano dicendo che รจ come gli fossero state โ€œrubate le emozioniโ€.


๐—–๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐—บ๐—ฝ๐—ฟ๐—ฒ, ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฟ๐—ฒ๐—ฟ๐—ผฬ€ ๐—ถ๐—ป ๐—บ๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐˜๐—ผ ๐—ฎ๐—น๐—น๐—ฒ ๐—ฐ๐—ฎ๐˜‚๐˜€๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ถ ๐—พ๐˜‚๐—ฒ๐˜€๐˜๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ฏ๐—ถ ๐˜€๐—ฒ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ป๐—ฎ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—ฏ๐—ฟ๐—ฒ๐˜ƒ๐—ฒ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ฒ ๐—ฎ ๐—ฑ๐˜‚๐—ฒ ๐—ฝ๐˜‚๐—ป๐˜๐—ถ che mi sembrano utili per comprendere meglio le manifestazioni che ho descritto.

๐—œ๐—ป๐—ป๐—ฎ๐—ป๐˜‡๐—ถ๐˜๐˜‚๐˜๐˜๐—ผ, ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ป๐—ฎ๐˜ƒ๐—ผ ๐—ป๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฒ ๐—ฝ๐—ฟ๐—ถ๐—บ๐—ฒ ๐—ฟ๐—ถ๐—ด๐—ต๐—ฒ, ๐—ถ๐—น ๐—น๐—ฒ๐—ด๐—ฎ๐—บ๐—ฒ ๐˜๐—ฟ๐—ฎ ๐—ถ ๐—ฑ๐—ถ๐˜€๐˜๐˜‚๐—ฟ๐—ฏ๐—ถ ๐—ถ๐˜€๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ถ๐—ฐ๐—ถ ๐—ฒ ๐˜€๐—ฒ๐˜€๐˜€๐˜‚๐—ฎ๐—น๐—ถ๐˜๐—ฎฬ€ ๐—ฒฬ€ ๐—ถ๐—ป๐—ป๐—ฒ๐—ด๐—ฎ๐—ฏ๐—ถ๐—น๐—ฒ: questi malati lamentano molto spesso anche sintomi sessuali, quali forme di vaginismo, frigiditร , dispareunia (se donne) o di impotenza, eiaculazione precoce o ritardata (se maschi). In entrambi i sessi, i sintomi isterici si accompagnano frequentemente a forme di sessualitร  compulsiva o di assenza di desiderio sessuale; ad attrazione-ripulsione per determinate pratiche sessuali o fantasie perverse.

๐—จ๐—ป ๐˜€๐—ฒ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฑ๐—ผ ๐—ฝ๐˜‚๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฎ ๐—ฐ๐˜‚๐—ถ ๐˜ƒ๐—ผ๐—ด๐—น๐—ถ๐—ผ ๐—ฎ๐—ฐ๐—ฐ๐—ฒ๐—ป๐—ป๐—ฎ๐—ฟ๐—ฒ ๐—ฒฬ€ ๐˜‚๐—ป๐—ฎ ๐—บ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฟ๐—ถ๐—ณ๐—น๐—ฒ๐˜€๐˜€๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ, ๐—ฐ๐—ต๐—ฒ ๐—ฐ๐—ฟ๐—ฒ๐—ฑ๐—ผ ๐—ป๐—ผ๐—ป ๐˜๐—ฟ๐—ผ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ฒ๐˜๐—ฒ ๐—ฐ๐—ผ๐—บ๐—ฒ ๐˜๐—ฎ๐—น๐—ฒ ๐˜€๐˜‚ ๐—ป๐—ฒ๐˜€๐˜€๐˜‚๐—ป ๐—บ๐—ฎ๐—ป๐˜‚๐—ฎ๐—น๐—ฒ ๐—ฑ๐—ถ ๐—ฝ๐˜€๐—ถ๐—ฐ๐—ผ๐—ฝ๐—ฎ๐˜๐—ผ๐—น๐—ผ๐—ด๐—ถ๐—ฎ. Secondo me, lโ€™isteria (utilizzo lโ€™antico termine per comoditร ) รจ il disturbo di una funzione peculiare della mente umana: la tendenza (chiamiamola istinto o pulsione) a rappresentare, a recitare. Si tratta, in altre parole, di una malattia specifica della โ€œfunzione mimeticaโ€, come descritta da uno tra i piรน importanti antropologi e filosofi del secolo scorso, Renรฉ Girard. Proseguire lungo questa linea di ragionamento forse ci permetterebbe di guardare in modo diverso anche altri disturbi mentali, ma non รจ ora il momento. Adesso vorrei, come al solito, fare, invece, poche, semplici, raccomandazioni.


๐—Ÿ๐—” ๐—ฃ๐—ฅ๐—œ๐— ๐—” ๐—ฅ๐—”๐—–๐—–๐—ข๐— ๐—”๐—ก๐——๐—”๐—ญ๐—œ๐—ข๐—ก๐—˜ รจ quella di usare molta cautela per non cadere nella โ€œtrappolaโ€ di questi malati e considerarli affetti da un disturbo neurologico. Per quanto un neurologo esperto non dovrebbe avere nessuna difficoltร  nel distinguere un sintomo neurologico da uno isterico, la tendenza attuale a ricorrere soltanto a esami strumentali (trascurando esame obiettivo e anamnesi) puรฒ condurre a risultati dubbi che possono innescare una sequela di elettroencefalogrammi, elettromiografie, potenziali evocati, TAC, RNM che mettono fuori strada il medico e, soprattutto, convinceranno per sempre il malato di essere un โ€œcaso neurologicoโ€.

๐—Ÿ๐—” ๐—ฆ๐—˜๐—–๐—ข๐—ก๐——๐—” ๐—ฅ๐—”๐—–๐—–๐—ข๐— ๐—”๐—ก๐——๐—”๐—ญ๐—œ๐—ข๐—ก๐—˜ riguarda la cura. Questi pazienti devono essere affrontati con trattamenti soprattutto psicologici. Una psicoterapia ad indirizzo psicoanalitico รจ la cura dโ€™elezione ma, se lโ€™obiettivo รจ solo quello di eliminare il sintomo senza approfondire le cause che lo hanno generato, anche un approccio basato sullโ€™ipnosi o su altre tecniche suggestive puรฒ essere utile. Comunque, si tratta di una condizione che non va mai presa sottogamba, non fossโ€™altro perchรฉ i sintomi isterici possono โ€œnascondereโ€ disturbi ben piรน gravi come, ad esempio, alcune forme di schizofrenia. Dunque, chi ha in cura questi malati stia sempre allโ€™erta e badi a non farsi troppo distrarre dal loro continuo recitare.

๐—Ÿ๐—” ๐—ง๐—˜๐—ฅ๐—ญ๐—” ๐—ฅ๐—”๐—–๐—–๐—ข๐— ๐—”๐—ก๐——๐—”๐—ญ๐—œ๐—ข๐—ก๐—˜, infine, riguarda parenti, familiari e amici di questi pazienti. Si tratta di malati che, dopo un poโ€™, nessuno prende piรน tanto sul serio. Lโ€™impressione che danno di stare sempre a fingere tende a non renderli troppo simpatici e puรฒ far sottovalutare la loro situazione. Quasi come in un contrappasso dantesco, queste persone sono condannate allโ€™insinceritร , pur essendo, in un certo senso, sempre sincere. E questa รจ davvero una condanna che puรฒ diventare terribile.

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