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Immagine del redattoreEmilio Mordini

CHE COS'E' UNA PERSONA?

Aggiornamento: 23 nov 2022



Uno dei principali problemi di tutta la storia della filosofia occidentale è stata la definizione del termine “persona”. L’ etimo del termine non è sicuro, anche se la maggior parte degli autori lo fanno risalire dall’ etrusco phersu (maschera) da cui il latino persona. Il termine è introdotto nel diritto romano per indicare l’individuo in quanto soggetto di relazioni. A seconda del tipo di relazioni considerate il termine persona acquisterà peculiari connotati, ad es: p.giuridica, persona intesa come soggetto di inesione di diritti e doveri sanciti dalla norma; p.in senso teologico la persona considerata nel suo rapporto con la divinità, innanzitutto nel mistero trinitario. La definizione del termine p. costringe la filosofia ad occuparsi di quelli che dovrebbero essere i fenomeni distintivi della vita “personale” da altre forme di vita: razionalità, competenza linguistica, autocoscienza, giudizio morale. La definizione classica è quella del giurista e filosofo latino Boezio che considera la persona una “sostanza razionale di natura individuale”. A quest’ approccio ontologico se ne contrappone uno empirista: ad esempio, secondo Locke la persona è solo un termine giuridico. In psicologia il termine p. è estraneo al lessico freudiano. Nella psicologia analitica la p. è la seconda istanza psichica del conscio, insieme all’ ego di cui media le istanze in rapporto al mondo esterno. Jung concepiva la p. come un archetipo, quindi astorico.

La persona non è falsa o di per se patologica, rappresenta invece la faccia pubblica di un individuo e consiste nei ruoli, abitudini e comportamenti manifestati in risposta alle richieste della società. Quando la p. prevale sulle spinte inconscie ne risulta un disagio psicologico. In definitiva, la persona coincide con le maschere che indossa, che racchiudono la sua unica possibile verità, per lo meno per noi esseri umani. L’uomo è la somma delle sue maschere e ogni maschera è il risultato di un triplo condizionamento: istintuale, sociale e storico-individuale. La persona coincide in ultima istanza con la memoria che essa ha delle persone (delle maschere) che è stata, che è e che sarà.


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